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Agrigento, caso rifiuti: confermato il licenziamento per 28 netturbini

AGRIGENTO. La raccolta dovrebbe riprendere questa mattina, salvo complicazioni dell’ultimo minuto. Ma la vertenza rifiuti, per salvare 28 posti di lavoro, è tutt’altro che chiusa. La riunione di ieri in prefettura poteva anche non farsi visto che nessuna delle parti si è schiodata dalle proprie posizioni. Anzi, nonostante il prefetto Diomede abbia tentato una mediazione a 360 gradi, si sono fatti dei passi indietro, nel senso che si è tornati alla proposta, l’unica concreta fino a questo momento, che vedeva le imprese vincitrici del bando biennale, pronte a presentare un piano di ristrutturazione aziendale che prevede dei contratti part-time in modo da salvare tutti i posti di lavoro.

Per il resto, il Comune rappresentato dal sindaco Firetto, dall’assessore Fontana, dal segretario Rizzo e dal dirigente Greco, ha continuato a recitare il mantra del momento: «Il bando lo abbiamo trovato così, noi un centesimo non lo mettiamo, vedetevela voi». E alle ditte non è rimasto che vedersela loro. Nel pomeriggio hanno dovuto preparare la graduatoria di coloro che devono essere esclusi e notificargli la lettera di licenziamento immediato sperando che i sindacati riescano a convincere gli iscritti ad accettare un part-time in attesa di tempi migliori.

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