CANICATTÌ. La squadra mobile di Agrigento ha arrestato un pregiudicato di 41 anni, Maurizio Li Calzi, di Canicattì, bloccato a Favara appena sceso da un pullman proveniente da Palermo con in tasca 20 grammi di eroina.
Secondo i poliziotti l'uomo oltre ad essere uno spacciatore sarebbe anche un corriere del traffico di droga. Finito agli arresti domiciliari, gli viene anche contestata l'inosservanza dell'obbligo di dimora a Canicattì.
Intanto ci sarà il giudizio abbreviato, quindi "allo stato degli atti" e senza alcun dibattimento, per i cinque agrigentini imputati nell'ambito dell'inchiesta "Bravi ragazzi" che ipotizza un traffico di droga - hashish, cocaina ed eroina - importata dall'Albania e smerciata in Sicilia.
Ieri mattina è partita l'udienza preliminare davanti al gup di Torino Roberto Ruscello. Ventitrè gli imputati, molti dei quali arrestati nel blitz del 25 novembre scorso.
Quattro i destinatari delle misure cautelari in carcere eseguite ad Agrigento: Alessandro Puntorno, 45 anni, e i fratelli Vincenzo, Mario e Giuseppe Cacciatore, rispettivamente di 50, 35 e 45 anni. Nella lista anche Andrea Puntorno, 37 anni, fratello di Alessandro, agrigentino trapiantato a Torino, che era finito in carcere, e la sua convivente Patrizia Fiorillo, 42 anni, che era stata, invece, posta agli arresti domiciliari.
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