LICATA. Pericolo scampato per i residenti di sette Comuni dell’agrigentino. Lo sciopero degli operatori ecologici, che era stato proclamato dalle organizzazioni sindacali della funzione pubblica, è stato revocato. La Dedalo Ambiente ha pagato al proprio personale lo stipendio di maggio e le segreterie provinciali, aziendali, di Cgil, Cisl e Uil hanno revocato l’astensione dal lavoro. Lo sciopero, infatti, era stato proclamato perché gli operatori ecologici, malgrado sia quasi finito il mese di giugno, non avevano ancora ricevuto lo stipendio di maggio.
Secondo quanto stabilito dai sindacati gli operatori ecologici avrebbero dovuto incrociare le braccia, il prossimo martedì, a Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì, Ravanusa, Naro, Campobello di Licata e Camastra. Ad annunciare la proclamazione dello sciopero era stata la stessa Dedalo Ambiente, ma l’autorità territoriale d’ambito in ben due occasioni ha rivolto un appello alle organizzazioni sindacali, affinchè revocassero la forma di protesta. In una prima occasione Rosario Miceli e Francesco Mannone, rispettivamente commissario liquidatore e commissario straordinario dell’Ato rifiuti, avevano chiesto lo stop allo sciopero dopo avere annunciato di avere pagato al proprio personale la metà dello stipendio di maggio.
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