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Rifiuti, raccolta a singhiozzo: a Racalmuto si rischia l’emergenza

RACALMUTO. Raccolta dei rifiuti a singhiozzo. Il paese rischia una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Emergenza che già si vive all'ingresso di Racalmuto, arrivando da Canicattì. In contrada Comete la discarica ostruisce ormai anche buona parte della carreggiata stradale. Le proteste da parte di chi vive nella zona sono quotidiane. Dopo aver atteso inutilmente la bonifica promessa dal sindaco Emilio Messana lo scorso Natale, i racalmutesi si stanno mobilitando per presentare un esposto in Procura.

Adesso non si tratta più di salvare immagine e decoro di un paese, ma, arrivato il caldo, di emergenza igienico-sanitaria. Il sindaco Emilio Messana, intanto, ancora una volta, ha "diffidato la ditta a ripristinare l'organizzazione del servizio come da ordinanza e a prevedere un turno di raccolta supplementare per riportare il paese alla normalità. La replica - spiega il capo dell'amministrazione di Racalmuto - è stata però negativa e sembra - aggiunge Messana - che sia motivata dal taglio dei costi. La nuova ordinanza porta i costi mensili del servizio da 57 mila a 35 mila euro. Ma il taglio attiene esclusivamente allo spazzamento meccanizzato e al lavaggio dei cassonetti. Dunque nulla hanno a che vedere con la raccolta e il trasporto dei rifiuti".

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