AGRIGENTO. Lo scorso anno, nell'Agrigentino, ci sono stati 9 infortuni mortali. Un dato allarmante anche se, in realtà, gli incidenti sono calati: gli infortuni complessivamente aperti nel 2014 sono stati 2.759, a fronte dei 2.910 del 2013, di 3.197 del 2012 e di 3.833 del 2011. I casi aperti in meno dal 2014 al 2013 sono stati, dunque 151. Nell'intero quadriennio si registrano 1.100 casi d'infortunio in meno rispetto ai valori del 2011. "Gli infortuni sono calati perché è diminuito il lavoro - ha spiegato, ieri, il direttore dell'Inail di Agrigento Salvatore Cimino - . Le imprese che continuano a lavorare nonostante la crisi, abbassano però l'attenzione sulla sicurezza. Quando si verifica un infortunio è un dramma per le ditte solvibili, mentre per quelle in difficoltà è la pietra tombale".
L'Inail, lo scorso anno, grazie al bando Isi 2013 - proprio sulla sicurezza - ha ammesso progetti per 2.609.211 euro delle imprese agrigentine. Gli anticipi connessi ammontano ad 1.400.000 euro. Stesso ammontare - 2.526.563 euro - per i progetti ammessi al bando Isi 2012, mentre per quello del 2011 l'importo richiesto per i progetti ammessi è stato di 1.107.611 euro. Quest'anno, ogni impresa, può ottenere fino a 130 mila euro a fondo perduto. "Fondi indirizzati - spiega Cimino - a ridurre i carichi di lavoro e dunque le condizioni di stress psico-fisico del personale, nonché per cancellare i rischi".
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