AGRIGENTO. «La tragica fine della piccola Nicole non ha insegnato proprio niente». È l’interrogativo che si pongono il segretario della Cgil agrigentina Massimo Raso e il responsabile provinciale del settore Salute e politiche sociali Caterina Santamaria intervenendo sulla scelta della Regione, di chiudere il servizio di trasporto di emergenza neonatale ad Agrigento.
«Facciamo fatica - scrivono in una lettera aperta indirizzata al ministro della salute Beatrice Lorenzin, al presidente Crocetta, a sindaci, commissari e a tutte le istituzioni interessate - a capire e a trovare argomenti che possano giustificare e supportare tale scelta. A cosa, a chi, pensavano quando hanno deciso e con chi, di privare Agrigento del servizio di trasporto di emergenza neonatale? È forse sfuggito loro, il fatto che la provincia di Agrigento è la quarta per numero di abitanti, numero di comuni, estensione territoriale e strutture sanitarie pubbliche e private di cui 5 dotate di unità operative di ginecologia ed ostetricia e con quasi 4.000 parti nel 2014».
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