AGRIGENTO. «È necessario stabilire un servizio idrico efficiente per tutti ad un prezzo equo e omogeneo, partendo dalla comune consapevolezza che l'acqua è patrimonio dell'umanità. Occorre dialogo per evitare tensioni sociali e ristabilire la giusta serenità». Ieri, giornata mondiale dell'acqua, in sintonia con quanto ha detto all'Angelus papa Francesco, l'arcivescovo di Agrigento il cardinale Francesco Montenegro ha voluto sottolineare che "l'acqua è vita e come tale è sacra".
LE PAROLE DI DON FRANCO. «Ritengo che la questione di fondo - ha spiegato - non è riportare tutto a come era prima della costituzione degli Ato idrici, poi sciolti, o ricercare responsabilità in amministratori poco oculati a livello nazionale, regionale, locale che, con contratti a lunga scadenza, hanno lasciato ad altri sorti e futuro del bene acqua. Oggi, in un momento di grande crisi economica, i cittadini, le famiglie numerose o in difficoltà, hanno bisogno di sentirsi tutelati, di non dover affrontare spese ingenti per il bene vitale, di sapere che il principio di sussidiarietà è ancora valido.
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