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Minori, abusi sul web

La Polizia postale: «Gli arresti sono in aumento. In crescita i siti monitorati e inseriti in black list. L’ultimo caso le manette a un diciannovenne»

AGRIGENTO. Pedopornografia, l'ultimo arresto risale ad un paio di giorni fa. Ed ha riguardato un diciannovenne della provincia di Agrigento. Ma lo scambio, su internet, di immagini e video pedopornografici non si ferma. In rete, c'è una quantità enorme di files con scene raccapriccianti di violenze su bambini, alcuni dei quali in tenerissima età. «Gli arresti sono in aumento - ha spiegato ieri il dirigente della polizia postale del compartimento di Palermo, nel quale rientra Agrigento, Vincenzo Macrì - . Così come sono in aumento i siti monitorati ed inseriti in black list».

I reati di pedopornografia e di pedofilia - fattispecie giuridiche, naturalmente, differenti - nell'ultimo anno sono aumentati del 100 per cento. Il dato era, del resto, emerso dalla relazione di Ivan Marino, presidente reggente della Corte d'appello di Palermo, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario nel distretto di Palermo (che include anche Agrigento). «L'aumento degli arresti è il frutto - ha aggiunto il dirigente della polizia Postale e delle Comunicazioni - dell'affinamento dei mezzi tecnici di ricerca e di controllo, non certo del crescendo di scambi di questo genere di materiale in rete».

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