CANICATTI'. Sono state consegnate ieri mattina, alla cooperativa sociale che dovrà gestirli, le chiavi del cancello di accesso a cinque beni immobili, tra edifici rurali e terreni agricoli, confiscati a alla famiglia mafiosa dei Gioia a Canicattì (Ag). Il sindaco Vincenzo Corbo e il presidente Calogero Parisi della cooperativa sociale «Lavoro e non solo» infatti alla presenza dei vertici provinciali e locali dei Corpi di polizia hanno proceduto al simbolico accesso sui fondi confiscati: un vigneto, un mandorleto, un seminativo e un caseggiato adibito a deposito, tutti ricadenti in contrada Vecchia Dama. In totale la superficie agraria è di circa 3 ettari e mezzo. L'affidamento temporaneo e urgente si è reso necessario per non pregiudicare l'annata agraria, soprattutto per il vigneto e il mandorleto che devono essere ancora potati. Nel frattempo la burocrazia farà la sua parte completando l'iter di assegnazione a tempo indeterminato alla cooperativa che utilizzerà come manodopera anche soggetti con disabilità psichica attraverso lo strumento delle borse lavoro.
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