SCIACCA. L'Enel ha fatto lavorare gli operai anche nella giornata di ieri, sabato, per la collocazione della cabina elettrica che servirà circa 500 utenze del centro storico e da martedì 3 a giovedì 12 febbraio saranno chiuse al transito la via Giuseppe Licata e la via Santa Caterina per consentire il passaggio dei cavi e il completamento dei lavori. Tutto questo, però, con ogni probabilità, non servirà ad evitare la disattivazione della cabina di palazzo Azzara che serve, attualmente, queste utenze. I tecnici della ditta incaricata dal giudice Filippo Lo Presti di disattivare l'impianto di palazzo Azzara in caso di mancato intervento da parte dell'Enel ed i legali dei condomini, gli avvocato Serafino Mazzotta e Carmelo Brunetto, hanno già effettuato un sopralluogo nel palazzo unitamente all'ufficiale giudiziario.
«La prossima settimana la ditta - dice l'avvocato Mazzotta - consegnerà all'ufficiale sanitario una relazione con la descrizione ed i tempi dell'intervento da effettuare. Ci vorranno alcuni giorni, ma ritengo che il lavoro possa essere completato entro giovedì 5 o al massimo venerdì 6 febbraio». A questo punto l'Enel, sia pure per pochi giorni, sarebbe costretta a fare scattare il piano alternativo, quello per limitare i disagi degli utenti, già annunciato. La disattivazione della cabina di palazzo Azzara è stata disposta dal giudice al quale si sono rivolti i condomini del palazzo e un commerciante, titolare di un'attività al piano terra della struttura. Il 15 ottobre del 2013 i condomini furono svegliati dai "boati" provenienti dall'elettrodotto posto al piano terra dello stabile, investiti dai fumi sprigionati da un incendio sviluppatosi all'interno della cabina e da un odore acre diffuso per tutto lo stabile.
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