LICATA. È partita da Palma di Montechiaro l’indagine che ha portato all’arresto, nel pomeriggio di giovedì, di quattro licatesi. Tutti sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. In manette sono finiti Giuseppe Faraci di 32 anni, che si trovava già ai domiciliari per scontare una pena alla quale era stato condannato in precedenza, Davide Faraci di 21 anni, Carmelo Leonardi di 20 anni e Marco Burgio di 37 anni. Gli arrestati, posti ai domiciliari su disposizione del pm che ha coordinato le indagini, in attesa dell’udienza di convalida del fermo, sono tutti di Licata e risiedono in città. Al loro arresto, però, i carabinieri coordinati dal capitano Marco Currao, sono arrivati partendo da Palma di Montechiaro. Sono i militari di quest’ultima stazione, secondo quanto annunciato ieri con un comunicato stampa dal comando provinciale dell’Arma, ad avere imboccato la pista di Licata, indagando sul fenomeno dello spaccio di droga a Palma di Montechiaro. Giovedì pomeriggio, secondo quanto reso noto dai carabinieri, ha avuto luogo il blitz in un’abitazione di via generale La Marmora, nel quartiere Oltreponte, durante il quale i quattro giovani sono stati arrestati in flagranza di reato.
“Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti – si legge nel comunicato stampa diffuso ieri dai carabinieri del comando provinciale di Agrigento - il reato ipotizzato dagli investigatori a carico dei quattro indagati, in quanto durante una perquisizione, sfruttando autonomo patrimonio informativo, nell’abitazione di uno dei quattro, i militari della città del Gattopardo, in trasferta nella contermine città, hanno rinvenuto 25 grammi di marijuana confezionata in 20 dosi, un involucro di cellophane contenente 35 grammi di analoga sostanza, un bilancino elettronico di precisione e materiale vario, evidentemente utilizzato per la confezione delle dosi da piazzare sul mercato".
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