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L’Asp di Agrigento esaurisce i microchip, bloccati gli affidi dei randagi

Il sistema delle adozioni fermo per una gara andata deserta. I volontari: «Teniamo i cani a casa»

Anche i cani vittima della burocrazia. Da una parte le associazioni animaliste, dall'altra le richieste di adozione. In mezzo l'Asp di Agrigento che ha esaurito i microchip, bloccando di fatto l'affidamento e la partenza dei vari Pongo, Fuffy, Diana, Charlie, Whisky e Lilli. Succede ad Agrigento, dove il sistema di adozione dei randagi si è di fatto inceppato a causa di una gara andata deserta. In pratica i cosiddetti microchip, piccoli strumenti elettronici che vengono inseriti sotto cute degli animali, per consentirne la tracciabilità, sono terminati.

Rilevabili attraverso un lettore elettronico, servono a conoscere in tempo reale, razza, nome e dati anagrafici del proprietario. Un pò come la targa della macchina, o meglio il numero di telaio, consentono di risalire ai proprietari in caso di abbandono, smarrimento o furto di Fido. La microchippatura inoltre è un obbligo di legge e garantisce non solo i proprietari ma l'animale stesso. Utilissimo, forse indispensabile, strumento anche per tutte quelle associazioni animaliste presenti in città, a cui la mancanza dei microchip sta causando non pochi disagi. Ha di fatto ingolfato il sistema di adozioni dei cani, come nel caso dell'Oipa».

 

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