SCIACCA. Ha atteso otto anni, ma adesso un insegnante saccense, F.C., di 42 anni, si è visto riconoscere dal giudice un risarcimento di 30 mila che dovranno pagare Comune e Asp per l'aggressione che ha subito, ad agosto del 2007, da un branco di cani randagi mentre, in sella alla sua moto di grossa cilindrata, si trovava nella contrada San Marco.
L'insegnante stava rientrando in città, nel tardo pomeriggio, assieme ad un gruppo di amici, anche loro in modo. «Il mio cliente - dice l'avvocato Baldo Ficani, che lo ha rappresentato nel giudizio - è stato aggredito da almeno tre o quattro cani, secondo quanto riferito da testimoni. E, fortunatamente, c'era questa gente che è riuscita ad allontanare i cani altrimenti le conseguenze potevano essere peggiori. In ospedale gli è stata riscontrata una lesione di una vertebra ed è rimasto immobilizzato per 60 giorni».
Il giudice, Filippo Barba, ha condannato Comune ed Asp, in solido, ad risarcimento di 27.500 euro, somma alla quale si devono aggiungere gli interessi. Il Comune negli anni ha pagato spesso risarcimenti a causa di incidenti provocati da cani randagi. Ed è attualmente in fase istruttoria e non si è ancora concluso un procedimento con una richiesta di risarcimento di ben 2 milioni di euro. Al giudice si sono rivolti, assistiti dall'avvocato Rino Ciancimino, i genitori ed i fratelli di Salvatore Ciancimino, il pizzaiolo di 26 anni morto in un incidente stradale il 28 gennaio del 2007.
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