AGRIGENTO. Tempo di "assemblea" all'università di Agrigento. Con il lancio dell'hashtag #noallachiusura gli studenti del Polo Universitario di Agrigento, in collaborazione col Cupa, hanno indetto una "Assemblea Generale" per il 2 febbraio alle 10,30. "Lo scopo- spiega Liliana Ingiaimo presidente dell'associazione Vivere il Polo - è quello di discutere sui problemi che in quest'ultimo periodo hanno fatto temere la chiusura della sede staccata dell'ateneo di Palermo, vedendo in questo modo violato il proprio diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione. In virtù di questo annoso problema, tutta la comunità studentesca, insieme al Polo Universitario abbiamo promosso l'assemblea generale che si terrà presso l'Auditorium "Rosario Livatino" in via Quartararo".
A promuovere l'iniziativa, oltre a Vivere il Polo, anche il comitato studentesco, la preside Maria Immordino e Rete Universitaria Nazionale. In questa occasione saranno consegnate le firme della petizione online e quelle raccolte nei gazebo a Licata, Sciacca, Canicattì, Favara ed in altri Comuni agrigentini per salvare il polo universitario agrigentino. "Invitiamo i nostri colleghi - spiega la presidente dell'associazione "Vivere il Polo", Ingiaimo - nel caso in cui non lo avessero ancora fatto, a firmare la petizione". Intanto sulla chiusura paventata del Polo, ieri è intervenuto il neo cardinale, Franco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. "La chiusura del Cupa mi preoccupa e deve essere denunciata - spiega Montenegro . Il Cupa è una Cattedrale della cultura. Una città senza luogo della fede, una città senza il luogo della cultura è una città decapitata. Agrigento come può pensare al suo futuro che si continua a tagliarne la testa?"
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