LICATA. E’ fissata per la tarda mattinata di oggi, nel cimitero di Piano Gatta ad Agrigento, l’autopsia sul cadavere rinvenuto mercoledì scorso in una villa abbandonata di contrada Nicolizia. Cadavere che, secondo gli inquirenti, apparterrebbe ad Angelo Truisi, il fabbro di 22 anni scomparso il 2 gennaio scorso. Ad eseguire l’esame sarà Cataldo Ruffino, medico legale dell’Università di Catania, incaricato dai pm Vella e Faga che coordinano le indagini.
Intanto, c’è un primo indagato. Gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo sulle indagini, ma i pm Salvatore Vella e Simona Faga avrebbero iscritto nel registro degli indagati un giovane del luogo.
Si tratta del proprietario dell’auto di media cilindrata che è stata sequestrata per eseguire tutti i rilievi del caso. Sull’auto, che ora si trova nelle rimesse del commissariato di polizia cittadino, verranno eseguiti tutti gli accertamenti. Già domani la scientifica della questura di Agrigento eseguirà i primi rilievi sul mezzo, nel tentativo di trovare indizi utili alle indagini. Il neo indagato è stato già interrogato nei giorni scorsi dalla polizia, e dai pm che coordinano le indagini sul ritrovamento del cadavere, ma nulla trapela circa le risposte che ha dato agli investigatori. Il giovane, secondo indiscrezioni, sarebbe stato l’ultimo a vedere in vita Angelo Truisi.
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