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Sindaco intimidito a Naro, si cercano gli autori

Nel tardo pomeriggio di mercoledì una bottiglia incendiaria era stata sistemata davanti il portone dell’abitazione di Lillo Cremona, danneggiato dalle fiamme

NARO. Era un attacco a Lillo Cremona come sindaco quello posto in essere nel tardo pomeriggio di mercoledì in via Piave, quando qualcuno ha abbandonato una bottiglia incendiaria (costituita da un flacone di detersivo pieno di benzina) davanti il portone d’ingresso della casa del primo cittadino. Alla benzina è stato dato fuoco e le fiamme hanno danneggiato la porta di casa della famiglia Cremona. A questa considerazione gli investigatori sono arrivati dopo le prime indagini sull’accaduto. Ad indagare sono i militari della stazione cittadina, coordinati dal capitano Marco Currao che guida la compagnia dell’Arma di Licata.

Ma c’è anche un’altra considerazione che fanno gli investigatori. Chi ha agito non era, probabilmente, un malvivente abituale, capace di confezionare ordigni esplosivi. Considerata la fattura della “molotov”, i carabinieri sono infatti convinti che si trattasse di sprovveduti, o comunque di gente non avvezza a simili atti. Gli investigatori, infine, non escludono la possibilità che quello posto in essere sia stato un gesto di impulso, non preparato prima. In caso contrario, infatti, gli autori dell’intimidazione non avrebbero agito di pomeriggio, rischiando di essere notati da qualcuno proprio mentre appiccavano le fiamme al portone d’ingresso dell’abitazione del sindaco. Insomma, anche se i militari non hanno ancora individuato gli autori del gesto, pare che si stia delineando un primo quadro degli ambienti in cui potrebbe essere maturata la decisione di intimidire il capo dell’amministrazione comunale di Naro. I carabinieri mantengono uno stretto riserbo sull’accaduto, ma pare non sia esclusa la possibilità che dei primi riscontri all’attività investigativa possano arrivare a stretto giro di posta.

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