LICATA. E’ entrato nel vivo ieri il processo ad Angelo Balsamo, l’ex sindaco di Licata accusato di avere “truccato” un incidente stradale per fare ottenere un risarcimento ad una persona cui non spettava. Balsamo, che lo scorso 24 luglio si è dimesso da primo cittadino ed a settembre è tornato in città (quando il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato il divieto di dimora a Licata), ieri era presente in aula, davanti al collegio presieduto da Luisa Turco.
La pubblica accusa, oltre che dal pm Salvatore Vella che ha coordinato le indagini sulla vicenda condotte dal commissariato di polizia di Palma, è stata rappresentata in aula anche da Ignazio Fonzo, procuratore aggiunto di Agrigento. Erano presenti i legali di Angelo Balsamo, gli avvocati Lillo Fiorello e Tonino Gagliano, e l’avvocato Leonardo Marino in rappresentanza della parte civile. Non c’erano gli altri due imputati, Francesca Bonsignore e Carmelo Malfitano, mentre erano presenti i loro difensori: gli avvocati Giuseppe Glicerio e Linda Sabia. L’udienza, quasi per intero, è stata dedicata all’audizione della prima testimone, Deborah Pranio.
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