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Scuole al freddo, la protesta a Favara è rientrata

Dopo le incomprensioni, le polemiche e le prese di posizione per il mancato avvio dei riscaldamenti. Chianetta: «Una tempesta in un bicchiere»

FAVARA. Dopo le incomprensioni, le polemiche e le prese di posizione per il mancato avvio dei riscaldamenti, le scuole dell'obbligo della città ieri hanno lavorato a pieno regime. E' rientrata anche la protesta degli alunni dell'istituto comprensivo "Gaetano Guarino" dopo che le mamme, il giorno prima, li avevano provocatoriamente bloccati sull'uscio dell'ingresso per poi dirigersi al Comune per chiedere udienza al sindaco. Tutto nasce dal fatto che nonostante l'amministrazione comunale abbia disposto il trasferimento delle somme per l'acquisto del gasolio da riscaldamento ai cinque istituti comprensivi, di fatto ai dirigenti scolastici non è stato ancora accreditato un centesimo.

"Si è voluto provocare ad arte una tempesta in un bicchiere d'acqua - continua a ripetere l'assessore alla Pubblica istruzione, Sara Chianetta - perché tutti erano al corrente degli atti predisposti dal Comune già dal 19 dicembre scorso e che il ritardo nel trasferimento delle somme era legato a un problema di natura prettamente contabile". L'assessore Chianetta ieri mattina ha preso carta e penna e ha scritto ai dirigenti dei cinque istituti comprensivi presenti a Favara ricordando che sarà emesso ordinativo di pagamento non appena verranno concesse le anticipazioni di tesoreria per l'esercizio finanziario 2015 da parte della Montepaschi di Siena. Con la stessa nota sono state comunicate le somme erogate alle scuole in rapporto al numero dei plessi e degli alunni che le frequentano.

 

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