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Agrigento, 28 famiglie rientrano a casa dopo il crollo

Sono rientrate le 28 famiglie che erano state evacuate in via precauzionale. Restano sgomberati invece i residenti dello stabile che fu sventrato

AGRIGENTO. Le 28 famiglie del palazzo «Crea», al civico 193, - quello che è accanto all’immobile danneggiato dal crollo del bancone calcarenitico dello scorso marzo - sono rientrate a casa. Ieri mattina, dopo il dissequestro del sostituto procuratore Andrea Maggioni, e dopo che il commissario straordinario del Comune, Luciana Giammanco, ha revocato l’ordinanza di interdizione, firmata a marzo dell’allora sindaco Marco Zambuto, le 28 famiglie - con tanto di bagagli al seguito - hanno ripopolato gli appartamenti di uno dei due palazzi «Crea» del viale della Vittoria. Restituiti anche i magazzini, che erano adibiti ad attività commerciali, e l’ammezzato che ospitava studi professionali e un laboratorio di analisi cliniche.

Per tutti sono state poste, però, delle condizioni: non occorre andare nella parte retrostante del palazzo che è ancora area di cantiere. Restano pertanto interdetti gli spazi retrostanti e quelli confinanti, compreso l’uso di balconi e pensiline poste sul retro della portineria. L’interdizione è stata motivata dalla necessità di salvaguardare la pubblica incolumità, garantendo le operazioni di cantiere che sono in corso per ripristinare il costone carcarenitico crollato. Ma a breve anche queste porzioni saranno svincolate.

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