SAN GIOVANNI GEMINI. Denuncia i distacchi o la sospensione del servizio idrico, da parte di Girgenti Acque, nei casi di morosità. Polemizza sulla consegna delle reti "senza che la volontà del cittadino sia stata mai presa in considerazione, ponendolo nelle condizioni di subire passivamente". E' il neonato comitato cittadino di San Giovanni Gemini "Acqua bene comune".
Un comitato che si propone di tutelare e difendere i diritti dei cittadini. Botta e risposta, però, da parte di Girgenti Acque che ieri ha spiegato: «Prima di staccare l'acqua ad un utente moroso, passa almeno un anno o addirittura 14 mesi. La società, inoltre, prima di procedere invia diversi preavvisi chiedendo all'utente di regolarizzare la propria posizione, invitandolo, dunque, in azienda dove è possibile procedere anche alla rateizzazione del dovuto». "L'Onu - spiega il comitato cittadino di San Giovanni Gemini - con determina del 2010 ha dichiarato che l'acqua è un diritto umano universale, ma gli enti gestori disattendendo anche alla volontà popolare espressa con un referendum, giustificano sostenendo che il canone è corrisposto quale pagamento per l'assistenza, la distribuzione e la manutenzione degli impianti idrici. Ciò è in evidente conflitto con l'installazione dei contatori che regolano il consumo dell'acqua e ne commisurano il pagamento»
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