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Perseguitava la sua ex di Porto Empedocle: nei guai un licatese

LICATA. Non avrebbe accettato la fine della loro relazione. Secondo l’accusa con "condotte reiterate" avrebbe "minacciato ripetutamente" l'ormai ex amata "causandole un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerandole il fondato timore per l'incolumità propria e dei propri familiari e costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita".

I poliziotti del commissariato "Frontiera" di Porto Empedocle e quelli del commissariato di Licata hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa". Misura emessa, in tempo record dopo le risultanze delle laboriose e serrate indagini, dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano. Misura emessa a carico di Gabriele Vapore, 33 anni, originario di Gela ma residente a Licata. Il giovane è stato ritenuto, dagli investigatori e dagli inquirenti, "responsabile di atti persecutori in pregiudizio di una donna di Porto Empedocle". La sua ormai ex amata.
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