AGRIGENTO. Accompagnato da una donna, si è presentato in casa di un'anziana, nel centro urbano di Agrigento, quale "esattore della Tasi". Spacciandosi per un impiegato comunale ha imputato all'anziana di non aver pagato - entro il 16 ottobre - l'anticipo della tassa per i servizi invisibili. In mano, colui che nient'altro era che un truffatore, aveva una sorta di fattura. Un modulo prestampato dove veniva indicato che l'anziana doveva a palazzo dei Giganti - in quanto proprietaria dell'immobile dove viveva - 398 euro, ossia la rata d'acconto pari al 50 per cento della Tasi.
La settantenne agrigentina è caduta nella trappola. Sarebbe andata in un'altra stanza e avrebbe preso la busta dove teneva tutti i suoi risparmi. Da quell'involucro avrebbe tirato fuori 400 euro. Stava pagando l'imposta. Il trentenne, che s'era spacciato per "esattore", ha dato, quale resto, due ero alla donna. Le ultime chiacchiere sono consistite nella raccomandazione ad essere puntuale coi pagamenti visto che loro erano stati incaricati ad esigere quanto dovuto ma non liquidato nei tempi corretti. Chiacchiere, e giustificazioni da parte dell'anziana, che hanno fatto sì che i due oltre alle 398 euro mettessero le mani sull'intero contenuto della busta dei risparmi dove erano rimasti altri 1.600 euro. C.R.
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