Campionati fermi e difficoltà ad allenarsi. Anche per gli arbitri di calcio della sezione Aia di Agrigento, che stanno osservando scrupolosamente i dettami delle disposizioni governative. Il loro presidente Gero Drago reputa tutto ciò «surreale».
«Sì, esattamente surreale - dice - una situazione mai vissuta, dai tempi della guerra. Purtroppo il mondo intero sta facendo i conti con questo maledetto virus e tutti noi abbiamo il dovere di rispettare le disposizioni per salvaguardare la nostra salute e quella degli altri, mettendo da parte le abitudini quotidiane, se tutti noi faremo il nostro ne usciremo presto e potremo tornare a vivere normalmente. Il nostro motto è stAIAcasa».
Ma le giacchette nere non sono sole. «I nostri associati - dice Drago - sono in continuo contatto con la sezione e con gli organi tecnici di competenza. I preparatori atletici dell'Aia hanno inviato dei programmi di allenamento specifici da poter effettuare in ambienti piccoli e dei consigli nutrizionali adeguati, saremo pronti quando saremo chiamati a fischiare di nuovo i calci d'inizio. In particolare la mia commissione tecnica ogni mattina alle 12 invia dei video di casistica a cui gli associati devono rispondere entro le 18. Il progetto ha diverse finalità: tenere costante l'aggiornamento tecnico, consolidare i rapporti umani in un momento così difficile e valutare la preparazione dei nostri associati».
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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