Una partita pazza, ricca di errori e omaggi di ogni tipo e che premia la resilienza dell’Acr Messina ai danni di un Licata, autore alla fine di un suicidio perfetto. Il 3-2 matura, infatti, all’88’ a causa del clamoroso autogol di Ingrassia che infila nella propria porta un calcio d’angolo battuto da Fragapane.
Vittoria comunque meritata da parte dei biancoscudati che respirano dopo una settimana difficile e regalano un sorriso ai tifosi presenti al San Filippo in perenne contestazione con la proprietà. Pensabene, senza gli squalificati Bruno e De Meio, si affida a Ungaro al fianco di Emiliano e alla coppia di terzini 2001 Saverino-Barbera. Licata con il solito trio d’attacco Adeyemo-Cannavò-Convitto.
Messina che trova un sorriso con un pizzico di fortuna in uno dei momenti più difficili della stagione; Licata che torna a casa a mani vuote e con tanti rimpianti per l’errore di Ingrassia che fino a quel momento era stato uno dei migliori in campo.
L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia