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Canicattì, lunedì giorno della verità sulla richiesta di ripescaggio

Nessuna decisione è stata ancora presa, ma in ogni caso domani il presidente del Canicattì calcio, Angelo Licata, rilascerà una dichiarazione su come si sta muovendo la società dopo la sconfitta ai rigori della finale playoff di Eccellenza.

Ripescaggio in serie D oppure puntare su un campionato di vertice in Eccellenza e tentare il salto di categoria vincendo il titolo sul campo? Su queste due ipotesi la dirigenza ha discusso nell'incontro che i soci hanno avuto venerdì sera. Ma da quella riunione non è uscita alcuna fumata bianca. Perché il presidente Licata si è preso tre giorni di tempo per decidere e domani dunque scioglierà i nodi. In atto il ragionamento verte su due aspetti: tentare la carta del ripescaggio oppure provare a conquistare la serie D sul campo, puntando ad un campionato di vertice. Sul tavolo della discussione dunque ci sono queste due ipotesi e presto comunque sarà ufficializzata la decisione. La delusione per la mancata conquista della serie D ha aperto una ferita facilmente guaribile. Perché l'amarezza era stampata sul volto di tutti, dal presidente Angelo Licata che ha messo cuore ed anima, oltre alle risorse economiche, per regalare ad una intera città il sogno della serie D, fino al magazziniere che ha seguito la squadra in ogni step, passando per i vari dirigenti più o meno impegnati.

La dirigenza ha tracciato un bilancio della stagione sportiva che ha dato sicuramente tanti frutti e tante soddisfazioni, come la storica conquista della Coppa Italia regionale e le fasi nazionali della coppa e dei playoff che hanno proiettato il sodalizio sportivo canicattinese verso importanti palcoscenici oltre lo Stretto di Sicilia. Peccato solo per la sconfitta ai calci di rigore nella partita più importante, quella decisiva che ha regalato l'emozione del salto di categoria al Biancavilla. Ed è questa amarezza che deve essere smaltita dalla società. Adesso però è il momento di pensare al futuro e la strada migliore potrebbe essere quella di chiedere alla Lega il ripescaggio in serie D, con ottime credenziali per poter disputare la serie semiprofessionistica.

L'altra alternativa, come detto, sarebbe invece quella di tuffarsi nuovamente in Eccellenza e vincere il titolo. Questa ipotesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che il Canicattì non ha uno stadio proprio. Quindi un altro anno di tempo potrebbe essere decisivo per la sistemazione del Carlotta - Bordonaro e l'adeguamento dell'impianto sportivo alla serie D.

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