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Lo stadio di Sciacca dato in gestione, «bufera» sui costi

La società dilettantistica pagherà un canone, annuo, di 2 mila 200 euro. Il contratto ha la durata di sei anni

SCIACCA. Il Comune ha concesso in gestione lo stadio «Gurrera» allo Sciacca calcio. La società dilettantistica pagherà un canone, annuo, di 2 mila 200 euro. Il contratto ha la durata di sei anni. Poco dopo la pubblicazione sul sito della determina dirigenziale è scoppiata la polemica con il gruppo consiliare del Pd che valuta negativamente i termini della concessione.

«Sapevamo che l'amministrazione volesse procedere nella direzione di una esternalizzazione nella gestione degli impianti sportivi e l'idea in astratto non ci dispiace affatto - sostengono i consiglieri del Pd - in quanto riteniamo, e non da ora, che sia venuto il tempo che la politica e la burocrazia tolgano le mani dallo sport e che siano invece le società sportive, attraverso procedure di affidamento improntate alla massima trasparenza e legittimità, a gestire e valorizzare il patrimonio infrastrutturale della nostra città con quel bagaglio di passione, dedizione e competenza che solo chi fa sport sa profondere nel proprio lavoro. Ciò detto noi pensiamo anche che certe scelte vadano assunte con la massima obiettività, imparzialità e senso dell'equilibrio.

Per questo non avremmo mai creduto che il centrodestra per esternalizzazione nella gestione di tali impianti intendesse dire svendere il nostro patrimonio infrastrutturale. Quasi non credevamo ai nostri occhi quando abbiamo letto che il nostro stadio, l'impianto sportivo più importante e simbolico, sarà affidato a privati per un misero piatto di lenticchie!» E il Pd incalza quando chiede: «Le altre associazioni che fanno sport a Sciacca e che quotidianamente fruiscono dell'impianto vi potranno accedere senza oneri o dovranno pagare per farlo?». Il Pd annuncia "un'azione conoscitiva rispetto a tutte le procedure di affidamento dell'impiantistica sportiva in corso o in via di espletamento, non certo con finalità inquisitorie ma solo per accertare che tutto venga fatto in maniera corretta e trasparente e che chi fa sport a Sciacca sia trattato con la massima equità".

Per l'assessore allo Sport, Davide Emmi, l'iniziativa nasce da una scarsa conoscenza dei costi che comporta per il Comune la gestione della struttura e che adesso ricadranno sull'associazione. «Il Comune paga, mediamente, da 30 mila a 40 mila euro all'anno - dice Emmi - per i servizi che riguardano lo stadio, per garantire acqua e luce, ed ha destinato alla struttura ben tre custodi che adesso, invece, potranno svolgere altre mansioni. L'associazione che lo gestirà dovrà occuparsi della manutenzione delle torri faro, del terreno di gioco, degli spogliatoi, delle tribune omologate. Non credo proprio - continua - che tutto questo sia un piatto di lenticchie e le altre società, tra qualche settimana, realizzati i lavori necessari al terreno di gioco, potranno usufruire del campo alternativo». Intanto, lo Sciacca calcio incalza per ottenere la struttura. «Abbiamo già presentato una fidejussione da 100 mila euro - dice Ettore Milanese - e vogliamo iniziare a gestire subito l'impianto sportivo».

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