AGRIGENTO. Un nuovo protocollo di intesa contro il malaffare in provincia di Agrigento. A pochi giorni dalla presentazione della prima associazione antiracket «Libero futuro» che dovrebbe aiutare gli imprenditori onesti che decidono di denunciare ogni forma di estorsione, arriva una nuova iniziativa che ha l’obiettivo, ambizioso in un Paese come l’Italia, di combattere la corruzione ormai radicata quasi ovunque. L'associazione di promozione sociale «A testa alta, presieduta da Antonio Catania e il Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo, presieduto da Mariagrazia Brandara, hanno infatti siglato un protocollo d'intesa che consentirà, in breve tempo, di avviare la fase di monitoraggio all'interno dei municipi del territorio provinciale.«Ci vogliamo chiedere - spiega maria Grazia Brandara -quanto sono strutturati i nostri Comuni a resistere alla corruzione e ai rischi d'inquinamento mafioso. E a questa domanda risponderà il Rapporto sullo stato di attuazione delle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nei Comuni della provincia di Agrigento, che sarà realizzato con un progetto curato dall'associazione «A testa alta» e dal nostro Consorzio».
La fase di monitoraggio nei comuni dell’agrigentino, verrà realizzata con diversi strumenti, come questionari, schede, esame dei siti web delle amministrazioni, interviste e altro, registrando tutta una serie di parametri che possano indicare, appunto, se tutti i comuni hanno adempiuto alle prescrizioni di legge e siano, almeno formalmente, inattaccabili dalla corruzione. Tra gli aspetti al centro dell'analisi ci sarà la presenza o meno del responsabile della prevenzione della corruzione e dall’adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione, la selezione e formazione di dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione e il monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti o i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere.
«Con questa convenzione gratuita – aggiunge il presidente Mariagrazia Brandara – grazie alla collaborazione dell'associazione «A testa alta» doneremo alla provincia una vera e propria mappa del rischio. Così come ne esistono per indicare le zone particolarmente esposte al pericolo di terremoti, frane o inondazioni, allo stesso modo ne esisterà una per rischio corruzione. La lotta a questi fenomeni – prosegue la Brandara – è la sfida che ogni amministratore deve vincere, non solo garantendo la trasparenza del proprio operato e applicando quanto previsto dalle leggi, ma soprattutto eliminando quelle sacche grigie che spesso vengono partorite dalla burocrazia nell'accezione più degenerata del termine. Un Comune che dà risposte ai cittadini, infatti, è spesso un Comune senza corruzione».
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