LICATA. È ormai diventato una piaga, senza ombra di dubbio, il fenomeno degli incendi appiccati ai cassonetti dei rifiuti. Gli ultimi episodi si sono verificati in via Campobello, una delle zone maggiormente prese di mira dai piromani, dove ben due roghi di spazzatura si sono registrati nel corso della notte tra sabato e domenica. Nello stesso sito, infatti, i vigili del fuoco del distaccamento di corso Argentina sono stati costretti ad intervenire per ben due volte.
Il primo allarme è scattato all’incirca mezz’ora dopo la mezzanotte, quando i residenti hanno notato che la batteria dei cassonetti dei rifiuti prossima alla loro abitazione era andata a fuoco. I pompieri si sono precipitati nel sito, spegnendo le fiamme e, al tempo stesso, impedendo al fuoco di raggiungere alcune auto in sosta vicino ai cassonetti. Nemmeno due ore dopo i vigili del fuoco sono stati costretti a tornare nella zona. Ancora una volta, infatti, le fiamme erano state appiccate agli stessi contenitori dell’immondizia. Stavolta, considerato che gran parte dei rifiuti contenuti all’interno erano stati divorati dal fuoco in occasione del rogo precedente, l’intervento dei pompieri è stato più semplice. Gravi i danni per l’Ato Ag3 che cura il ciclo integrato dei rifiuti a Licata ed in altri sei centri dell’agrigentino. I cassonetti distrutti dal fuoco sono stati ben cinque.
Purtroppo, malgrado i serrati controlli posti in essere dalle forze dell’ordine, i roghi di spazzatura in città non si fermano. Nella due notti precedenti a quella di ieri i piromani sono entrati in azione in contrada Mollarella, nei pressi della spiaggia, ed in viale Martiri della Libertà, alla Playa. Anche in quei casi i danni per la Dedalo Ambiente sono stati rilevanti. A.Au.
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