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Ribera, calo di presenze nelle borgate marinare

RIBERA. Una stagione estiva decisamente «no» quella che si avvia ormai verso la fine nelle località balneari riberesi, sulle quali l’Amministrazione comunale nel passato ha molto puntato per il rilancio turistico in una città, dove è andata fortemente in crisi la principale risorsa economica, l’agricoltura, e dove, con molte difficoltà per carenza di servizi e strutture essenziali, si sta cercando di puntare verso altri settori per recuperare il terreno via via perduto. Che il calo di presenze sia stato finora discreto, nell’ordine del venti per cento, lo testimoniano principalmente i numerosi cartelli di «affittasi» posti dai proprietari di villini che mettono a disposizione di villeggianti occasionali le loro case per soggiorni più o meno lunghi nel periodo estivo. Soprattutto dalle parti della zona Corvo a decine si sono contati quest’estate i cartelli rimasti appesi inutilmente visto che richieste non ne sono arrivate. Stesso discorso anche dalle parti del lungomare di Seccagrande, la più affollata borgata estiva riberese, dove si è notata la presenza di meno villeggianti rispetto alle precedenti stagioni estive con riflessi negativi soprattutto per le attività commerciali e per gran parte degli spettacoli che sono stati proposti per le manifestazioni dell’Estate riberese, che sono state in forse fino all’ultimo e che hanno rischiato di saltare nel mese di agosto e che sono state in parte recuperate dall’Amministrazione comunale e da qualche iniziativa a livello privato. Ad incidere negativamente sul calo di presenze soprattutto nella principale località balneare riberese, quella di Seccagrande (a Borgo Bonsignore è andata un pò meglio), comunque, non è stata soltanto la crisi economica che sta investendo l’intera nazione e che anche da queste parti si avverte con una certa intensità, ma anche la carenza di alcuni servizi essenziali per chi vuol soggiornare nelle località balneari riberesi: una delle carenze più vistose, che scoraggia molti ad arrivare da queste parti è la carenza di parcheggi con gli spazi a disposizione degli automobilisti che con il passare degli anni, malgrado gli sforzi fatti dal Comune ad inizio di stagione estiva, si sono notevolmente assottigliati. Malgrado la città punti sul turismo nelle località balneari non esiste poi un organico sito dove il turista possa essere accolto e dove possa ricevere notizie utili per conoscere meglio la località balneare in cui si trova e la città nel suo insieme. Non ci sono uffici pubblici e con difficoltà si è riusciti ad asicurare la guardia medica. A giorni, comunque, si spera che qualcosa, almeno in fatto di presenze, possa migliorare, giocando la carta del prossimo «Pizza fest» a metà settembre, che rappresenta una sorta di cartina di tornasole importante per l’intera città.

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