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Caltanissetta: stabilizzazione dei precari, si spera in Lanzalaco

CALTANISSETTA. Il nuovo segretario generale, Rita Lanzalaco che approderà nel capoluogo con il primo di settembre in sostituzione di Eugenio Alessi, dovrà tra i primi adempimenti mettere mano alla stabilizzazione del personale precario del comune che da troppo tempo attende di saltare il fosso che li separa dalla status di dipendenti comunali effettivi. I sindacati si preparano a salutare l’arrivo del nuovo dirigente proprio con la piattaforma del personale precario. Resta ancora al palo, infatti, la recente delibera approvata dall’ex giunta comunale riguardante la stabilizzazione dei lavoratori precari del comune, «Puc» (progetti di utilità collettiva), di cui 33 di categoria C e cinque di categoria D (carriera direttiva) e sei lavoratori «Asu» (attività socialmente utili) sempre di categoria B (amministrativi). Dalla Regione ancora nessun segnale. Nelle more delle direttive che saranno impartite dalla Regione e soprattutto dei relativi finanziamenti il comune ha prorogato il contratto dei precari. Una delibera, approvata dalla precedente amministrazione, nell’ambito del documento di programmazione del fabbisogno del personale, prevedeva la stabilizzazione di tutto il personale precario, il cui provvedimento però restava subordinato al finanziamento della Regione. Il documento di programmazione è stato redatto dagli organi di vertice del comune. La precedente amministrazione aveva comunque manifestato di volere provvedere alla stabilizzazione dei lavoratori del comune con contratto a termine che, come detto, fanno riferimento alle categoria Puc e Asu. Si tratta di dipendenti che hanno contratti di lavoro a tempo parziale con finanziamento a carico della Regione per l’80 per cento delle somme, necessarie a garantire le 30 ore lavorative, mentre restano a carico del Comune il 20 per cento delle restanti che somme servono per l'incremento delle ore eccedenti. La giunta Campisi per il triennio 2012-2014, aveva manifestato la volontà di trasformare in contratti a tempo indeterminato il rapporto lavorativo dei precari. L'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori PUC ed ex ASU, mantenendo invariato l'attuale numero di ore lavorative prestate, non incrementa il costo che attualmente sostiene il comune, che resta a carico della Regione, mentre resta a carico del Comune il rimanente venti per cento necessario per consentire la integrazione oraria. Sempre nell’ambito del documento di programmazione è prevista la copertura di particolari profili o figure caratterizzate da una spiccata qualificazione professionale delle funzioni, tenuto conto che, a seguito degli avvenuti pensionamenti negli anni, sono venuti a mancare numerose figure apicali la cui mancata sostituzione porterebbe alla paralisi dell'attività amministrativa del Comune.

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