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Agrigento, scarpe sulla cattedrale: un progetto per la sua riapertura

Il Duomo chiuso per rischio di crolli, un'iniziativa nata per stimolare l'avvio il risanamento. Gli organizzatori: «È il momento di impegnarsi personalmente»

AGRIGENTO. La Cattedrale di Agrigento con le scarpe. L'idea è di giovani artisti agrigentini. Quattrocento scarpe colorate realizzate in gesso saranno poste gradualmente ai piedi del duomo. Gaetano Vella e Giampaolo Riolo sono gli artefici di: "Walk! In progress - Ci metto la scarpa".
Il progetto, presentato sabato 9 agosto, nell'ambito della Notte Bianca della Cattedrale e dintorni, è considerato una vera opera d'arte. Nel corso della notte bianca ne sono già state istallate una ventina. Numero destinato ad aumentare progressivamente. Fino a dicembre, su tutta la scalinata di San Gerlando, ne saranno posizionate molte altre.
«L'idea - spiegano gli autori - nasce dall'esigenza di smuovere qualcosa in riferimento all'ormai annosa questione del degrado dei centri storici, con particolare attenzione alla Cattedrale, al centro e alla storia della Città».
Chiusa da più di tre anni, infatti, a causa del paventato pericolo del cedimento del costone su cui insiste una parte del duomo, per le "lungaggini" della politica pare destinata a rimanere tale. I rintocchi della"Cattedrale malata" sono stati quindi ascoltati dai giovani agrigentini. Piano piano si stanno svegliando le coscienze dei cittadini, che si mostrano sensibili alla memoria storica, alle radici storiche della città, alla salvaguardia dei monumenti e dei luoghi che rappresentanti Agrigento.
"Con il nostro intervento - dicono gli ideatori dell'iniziativa - riapriremo simbolicamente la Cattedrale attraverso un cammino di scarpe, che, di mese in mese, avanzeranno sino all'ingresso. Ecco spiegato il titolo dell'opera "Walk! In progress". Ma il sottotitolo "Ci metto la scarpa" è forse più importante del primo: chi vorrà sposare la causa potrà farlo versando un contributo e adottando una delle scarpe, concorrendo così alla raccolta fondi per il risanamento di San Gerlando.
Riolo e Vella hanno perfino dedicato una pagina Facebook e un sito all'iniziativa : walkinprogress ( www.walkinprogress.it). A quanto pare già parecchie persone stanno aderendo all'iniziativa, auspicando che il numero cresca sempre di più. Il fine, infatti, è quello di realizzare un'opera collettiva di interesse nei confronti del Duomo.
«Viviamo tempi - dicono - in cui bisogna avviare un'inversione di rotta che deve partire da ciascuno di noi. Questo è il momento, questo e non un altro, di impegnarsi personalmente, per migliorare il luogo in cui ciascuno di noi vive. L'obiettivo che ci prefiggiamo - spiegano ancora gli ideatori del progetto - è combattere l'indifferenza, smuovere le coscienze, al fine di diffondere tra tutti i cittadini una sensibilità attiva intorno alle problematiche che interessano la città in cui vivono. L'opera d'arte diventa mezzo per favorire la nascita di uno stabile processo virtuoso di amore per la propria terra». La prossima tappa del cammino si svolgerà sabato 6 settembre quando verranno poste le prime 100 scarpe, tra le quali sarà presente quella dell'Arcivescovo Francesco Montenegro. Non resta quindi che mettersi in cammino e seguire le orme. Intanto già tanta gente ha partecipato alle notti bianche della cattedrale e, dalla parrocchia, hanno anticipato che ci saranno altre iniziative. Insomma l'interesse da parte degli agrigentini nei confronti del duomo adesso esiste. Occorre che qualcun altro trovi le soluzioni per salvaguardarla e restituirla al culto prima che sia troppo tardi.

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