AGRIGENTO. Pericolo scongiurato per i residenti di Licata e di Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Ravanusa, Camastra e Campobello di Licata. Ieri gli operatori ecologici, come era stato annunciato il giorno precedente dalla Cgil funzione pubblica, hanno lavorato regolarmente. Così la raccolta dei rifiuti non è saltata. La gente ha tirato un sospiro di sollievo. Avere, magari a due passi da casa, i cassonetti stracolmi a metà luglio non è proprio garanzia di benessere. A proclamare lo sciopero, come si ricorderà, erano state le segreterie generali, della funzione pubblica, di Cgil, Cisl e Uil. All’origine della protesta c’era il fatto che (fino a qualche giorno fa) la Dedalo Ambiente non aveva ancora pagato lo stipendio di giugno ai propri dipendenti. Inoltre gli operatori ecologici reclamavano la liquidazione della quattordicesima mensilità. Lo sciopero era in programma per ieri, ma nel frattempo i commissari straordinari dell’Ato Ag3, Antonino Lo Brutto ed Antonio Morreale, hanno pagato il settanta per cento della quattordicesima a tutto il personale, ed hanno anche provveduto a liquidare lo stipendio di giugno ai netturbini di alcuni cantieri. Così i lavoratori, nel corso delle assemblee che venerdì sera si sono tenute in ogni Comune, hanno deciso di sospendere la protesta.
“Eccezion fatta per Canicattì, Ravanusa e Palma di Montechiaro, che riceveranno lo stipendio lunedì (domani ndr), tutti gli altri lavoratori – ha annunciato ieri Enzo Iacono della Cgil funzione pubblica – hanno ottenuto la mensilità che gli spettava. In questo modo siamo riusciti a centrare il risultato sperato in tempi strettissimi, giusto pochi giorni dopo la naturale scadenza per il pagamento degli stipendi. Inoltre tutti i dipendenti hanno ricevuto gran parte della quattordicesima mensilità. Ci avviciniamo al versamento del dovuto entro la data stabilita, ringraziamo i commissari Lo Brutto e Morreale per l’impegno profuso”.
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