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Risultati alle Europee, ora Forza Italia chiede più spazio nella giunta di Sciacca

SCIACCA. Rilanciare l'attività della giunta, rinnovare la compagine di governo e una maggiore presenza di Forza Italia nell'esecutivo. Dopo il sorpasso, alle recenti elezioni Europee, effettuato in città, nei confronti del Nuovo Centro Destra, il partito del sindaco, Forza Italia scopre le carte in attesa della seduta del consiglio comunale di giovedì 12 giugno con all'ordine del giorno il dibattito politico. A quasi tre mesi dalle dimissioni del vice sindaco, Enzo Porrello, il posto in giunta non è stato ancora coperto. Il coordinamento e il gruppo consiliare di Forza Italia chiedono "un forte rilancio dell'azione politico-amministrativa" e, in ragione del risultato elettorale alle Europee, "pari dignità nelle scelte politiche che verranno assunte". Nessuna conferma ufficiale, ma pare che nella riunione di Forza Italia qualcuno abbia detto che anche due componenti del partito in giunta non sarebbero sufficienti e che la vice sindacatura a Silvio Caracappa debba essere considerata un punto fermo. "Registriamo delle lentezze nell'azione amministrativa - dice Mario Turturici, consigliere comunale di Forza Italia - e l'opinione pubblica chiede un cambio di passo. Per questa ragione il direttivo ha chiesto che si agisca per un rafforzamento della giunta e per un rilancio sul piano programmatico, sulle cose da fare nei prossimi tre anni. Noi, forti del risultato elettorale uscito dalle urne, chiediamo che ci sia rispetto per il partito e per quello che rappresentiamo oggi in città". Per Turturici "ci sono dei settori nei quali è necessario un maggiore sforzo corale, ci vuole un miglior funzionamento degli uffici. Riscontriamo delle lentezze probabilmente legate al fatto che c'è una stanchezza dell'attuale esecutivo che lavora, con mille difficoltà, già da due anni. Dopo due anni mi pare logico - aggiunge - che a un certo punto del mandato si possa fare una valutazione e rilanciare l'azione della giunta anche inserendo nuove leve". Mario Lazzano, ex consigliere provinciale, recentemente transitato a Forza Italia, fino a poco tempo fa un fedelissimo del sindaco, Fabrizio Di Paola, è più duro: "Non ci possono essere assessori che per decenni hanno avuto le stesse deleghe assessoriali con giunte di diverso colore politico, non ci possono essere assessori che non dichiarano l'appartenenza, non ci può essere una giunta ibrida,occorre un colpo d'ala davvero serio e salutare che si confronti con i mille problemi della città ancora da decenni irrisolti" E poi aggiunge: "In questa situazione sarebbe auspicabile che il Nuovo Centrodestra, se realmente ha intenzione di raggiungere con Forza Italia e le altre forze di centrodestra un'intesa programmatica nuova in vista degli impegni futuri, si assuma realmente le proprie responsabilità confrontandosi sui programmi e sulle scelte difficili e coraggiose da fare per i prossimi tre anni di consiliatura". L'assessore che ha amministrato con giunte di diverso colore politico è Ignazio Bivona che a stretto giro di posta ha risposto a Lazzano. "Non sono ben chiare né comprensibili - dichiara - le ragioni di questo ingiustificato ed ingeneroso attacco personale di Mario Lazzano nei miei confronti. Ne rilevo l'assenza di contenuti sul piano politico amministrativo ed avrei preferito essere giudicato sulle mie capacità, piuttosto che sulla mia militanza. Di certo una circostanza emerge con chiarezza dal mio ruolo di assessore ai Lavori Pubblici di questa città: nei periodi in cui lo scrivente ha rivestito detto ruolo non è mai stato nemmeno sfiorato dall'ombra del sospetto, sebbene sono stati nel tempo gestiti finanziamenti importanti nell'interesse della nostra collettività".

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