AGRIGENTO. "Per me la vera finale è questa. Akragas-Arezzo per blasone, tradizione e valori tecnici vale altre categorie e penso che vincendo l’obiettivo della promozione sarebbe molto vicino". L’allenatore Pino Rigoli carica a mille l’ambiente alla vigilia del quarto di finale dei play off di serie D. Tante incertezze attorno al regolamento dei play off e alle reali opportunità di ripescaggio. La sensazione, però, è che vincendo questo pomeriggio il traguardo sarebbe vicinissimo. «Una squadra come l’Akragas – ha aggiunto ancora Rigoli deve pensare solo a vincere i play off e non certo ai quarti di finale o alla semifinale. Forse è vero che battendo l’Arezzo saremmo con un piede e mezzo in lega pro ma intanto pensiamo a giocare e vincere le tre partite che mancano alla conclusione dei play off».
Organico al completo per la sfida di oggi, se si fa eccezione per il solito Bonaffini. Pienamente recuperati anche De Rossi e Astarita che erano in dubbio. Rigoli, prima della consueta conferenza stampa della vigilia, ieri particolarmente affollata di giornalisti e operatori, ha consegnato la lista dei convocati dove ci sono addirittura ventiquattro atleti. Grande curiosità attorno all’Arezzo, nobile decaduta del calcio italiano che appena sette anni fa sfidava in serie B la Juventus ed era allenata proprio dall’attuale tecnico dei campioni d’Italia Antonio Conte.
«Sono una squadra di grande valore con un organico importante. Molti giocatori hanno alle spalle esperienze importanti nei professionisti. Noi – aggiunge Rigoli - abbiamo il piccolo vantaggio di giocare in casa davanti al nostro splendido pubblico ma affrontiamo una squadra che è abituata a certe cornici di pubblico. Domenica scorsa hanno vinto in trasferta a Taranto davanti a 8 mila spettatori».
Il regolamento della quarta fase è uguale al turno precedente in cui l’Akragas ha battuto con un sonoro quattro a zero il San Cesareo. Non sono previsti tempi supplementari. In caso di pareggio dopo 90 minuti si calceranno direttamente i rigori che già hanno sorriso più volte in Coppa Italia agli avversari di questo pomeriggio. «Ci siamo preparati anche per questa eventualità – ha aggiunto Rigoli – ma noi ci auguriamo di poterla risolvere prima. Siamo fiduciosi, ottimisti e convinti dei nostri mezzi. Che gara mi aspetto? Non so, a volte certe partite sono decise anche dagli episodi. Penso che l’Arezzo farà molta attenzione a mantenere l’equilibrio tattico».
Attorno allo stadio l’atmosfera è caldissima già ventiquattro ore prima. Su facebook si moltiplicano commenti e cresce l’attesa per la sfida che può scrivere un capitolo importante della storia dell’Akragas. Irene, sul gruppo “Akragas, il Gigante biancazzurro” ha coniato anche un acronimo tutto particolare. “Accade ke rosicherete ancora godremo anche stavolta”: basta unire le iniziali per comporre il nome Akragas. Raffica di “mi piace”. Poi c’è chi mette sullo stesso piano i due grandi eventi calcistici. La finale di Champions league di ieri sera fra Atletico Madrid e Real Madrid e la sfida fra Akragas e Arezzo di questo pomeriggio. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che è quest’ultima la gara più attesa.
Probabile formazione: (4-3-3): Valenti; De Rossi, Vindigni, Astarita, Parisi; Aprile, Assenzio, Pellegrino; N. Arena, Saraniti, Savanarola.
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