AGRIGENTO. Niente sciopero giovedì in sei dei sette Comuni in cui la Dedalo Ambiente cura il ciclo integrato dei rifiuti. Le segreterie provinciali, della funzione pubblica, di Cgil, Cisl e Uil hanno revocato l’astensione dal lavoro degli operatori ecologici, proclamata per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio di aprile. I sindacati hanno raccolto l’appello di Antonino Lo Brutto ed Antonio Morreale, commissari straordinari dell’Ato Ag3, i quali in una nota diffusa sabato scorso avevano fatto presente che i lavoratori di gran parte dei cantieri dell’autorità territoriale d’ambito avevano ottenuto lo stipendio di aprile, perciò non c’era ragione di proclamare lo sciopero. “Nella lettera inviata sabato scorso alle organizzazioni sindacali, e trasmessa anche agli organi di stampa, avevamo fatto presente – hanno annunciato ieri Lo Brutto e Morreale – che avevamo già liquidato le spettanze arretrate ai lavoratori dei cantieri Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro e Campobello di Licata, e che il pagamento degli operatori ecologici di Ravanusa, Naro e Camastra, sarebbe avvenuto non appena l’azienda avesse ricevuto i mandati, già predisposti dai rispettivi sindaci. Sulla scorta di queste assicurazioni le organizzazioni sindacali – aggiungono i commissari straordinari della Dedalo Ambiente – hanno revocato lo sciopero. In ogni caso l’astensione dal lavoro, come disposto dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, non avrebbe potuto aver luogo perché siamo a pochi giorni dalle elezioni”. Emergenza rifiuti scongiurata, dunque, nei Comuni della Dedalo Ambiente. In caso di conferma dello sciopero i cassonetti, giovedì, sarebbero rimasti ricolmi a Palma di Montechiaro, Canicattì, Naro, Ravanusa, Campobello di Licata e Camastra, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili. Tra l’altro ogni volta che la raccolta dei rifiuti si ferma per un giorno, ne servono almeno tre o quattro per tornare alla normalità. Da circa un mese, come è noto, i commissari straordinari che guidano la Dedalo Ambiente hanno stabilito che gli operatori ecologici saranno pagati per cantiere. Vengono liquidate le spettanze arretrate ai lavoratori dei cantieri che hanno sede nei Comuni in cui le giunte hanno già versato le quote dovute all’Ato Ag3. Finora sono quattro i Comuni dell’autorità territoriale in regola con i versamenti, quindi i netturbini al lavoro in quelle città hanno ricevuto ciò che gli spetta. A giorni toccherà agli altri.
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