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Canicattì, il Comune a caccia di soldi con le multe

CANICATTI'. Un nuovo ruolo per cercare di intascare risorse fresche è stato emesso dal dirigente della polizia locale, Diego Peruga. Nella determinazione dirigenziale, diretta conseguenza di una serie di contravvenzioni al codice della strada relazioni e riscontri documentali, si da esecuzione con la trasmissione ad Equitalia Servizi S.p.A. al ruolo relativo alle violazioni amministrative non pagate e per le quali vengono emesse le successive ingiunzioni di pagamento anche queste non pagate per l'anno 2011. La somma che l'amministrazione comunale potrebbe incamerare è di 242.540,24 euro relative a circa cinquemila contravvenzioni. Il ruolo è stato inviato in via telematica agli uffici romani di Equitalia con protocollo del 2 aprile scorso e diverranno riscuotibili con scadenza unica dal concessionario dal 25 giugno 2014. Una parte di questa somma sarà di pertinenza del Comune di Canicattì visto che Equitalia trattiene delle commissioni. In conseguenza della consegna del ruolo originario ad Equitalia per la riscossione è stato necessario aggiornare il vecchio ruolo e generarne uno nuovo appunto di oltre 240 mila euro che verrà inviato attraverso la società esattrice ai Concessionari per l'attività di riscossione attraverso gli organismi operativi territorialmente presenti. Il ruolo emesso infatti distribuisce le contravvenzioni e relative sanzioni accessorie in base alle province di residenza dell'intestatario o del conducente sanzionato dal personale della polizia locale. A guidare questa particolare classifica è la provincia di Agrigento con 4.520 articoli e 217.932,70 euro di previsti introiti seguita dalla provincia di Caltanissetta con 271 multe ed un incasso previsto di 12.685 euro; da Palermo con 47 sanzioni e 4.086 euro di multe, Catania con 30 partite e 1.211,35 euro di previsti incassi. Chiudono con 12 contravvenzioni ciascuna le province di ragusa per 1.337 euro d'incassi previsti ed Enna con 509 euro. In coda Siracusa e Trapani mentre manca Messina i cui conducenti di autoveicoli venendo in città non hanno dato motivo per essere sanzionati. Il corpo della polizia municipale al pari dei gestori delle aree di sosta a pagamento negli ultimi tempi ha registrato una contrazione negli incassi sia derivanti da attività ordinaria che da quella sanzionatoria non per una maggiore virtuosità degli automobilisti ma per un crollo nella presenza e circolazione degli automezzi sul territorio comunale; effetto della crisi che falcidia i bilanci di famiglie ed imprese.

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