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Solidarietà, ad Agrigento sono aumentati i donatori di sangue

SCIACCA. Cresce in provincia la sensibilità verso la donazione del sangue. Nel 2013 i soci Avis della provincia di Agrigento sono passati da 4.680 a 5.184 e il numero delle donazioni da 10.089 a 10.624. Un incremento di 504 soci e 535 donazioni salutato positivamente all'assemblea regionale Avis che si è conclusa ieri sera all'hotel Torre del Barone di Sciaccamare. Il trend positivo riguarda tutta la Sicilia con oltre 5 mila donazioni in più lo scorso anno rispetto al 2012. Tra le nuove sezioni che l'Avis ha aperto in Sicilia anche quella di Favara. Un plauso è stato rivolto al presidente provinciale, Salvatore Ciaccio, «che ha avviato - è stato sottolineato durante l'assemblea - un percorso di coesione associativa che permetterà in futuro di promuovere ancora di più la cultura del dono». Per Salvatore Mandarà, presidente regionale dell'Avis, «obiettivo strategico dell'associazione rimane l'autosufficienza. Ancora oggi - aggiunge Mandarà - il sangue ed i suoi derivati sono indispensabili nella medicina e chirurgia moderne, consentendo miglioramenti costanti di terapie, contribuendo a salvare la vita di molte persone, tanto da essere considerata, a livello mondiale, tra le otto cure salvavita e a migliorare notevolmente la qualità della vita di molti pazienti con anemie croniche. Negli ultimi anni è progressivamente cresciuto il fabbisogno di emocomponenti per uso trasfusionale (+ 1,5-2 per cento annuo), determinato principalmente da allungamento dell'età media della popolazione, miglioramento e specializzazione delle terapie sia mediche sia chirurgiche, sempre maggior attenzione alla qualità della vita, esecuzione di un crescente numero di trapianti di tessuti e di organi. Pertanto, poter assicurare adeguate quantità di sangue - aggiunge Mandarà - di emocomponenti e di plasma derivati, sicuri e della migliore qualità, è obiettivo primario di ogni nazionale, tanto da essere considerato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità uno degli indicatori per il calcolo dell'indice di sviluppo umano». Sensibilizzare i giovani alla donazione è uno tra gli obiettivi più importanti dell'Avis e il presidente della sezione di Sciacca, Calogero Termine, annuncia ulteriori iniziative. «Negli ultimi anni abbiano svolto alcuni progetti rivolti proprio ai ragazzi - dice Termine - e la risposta è stata confortante. Continueremo su questa scia già nelle prossime settimane». Oltre che ad Agrigento, a Sciacca e nella nuova sede di Favara, l'Avis è presente in provincia nei Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Campobello di Licata, Canicattì, Cattolica Eraclea, Cianciana, Santa Margherita Belice, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Racalmuto, Ravanusa, Ribera, Santo Stefano di Quisquina, Sambuca e San Biagio Platani. Una presenza notevole quella dell'Avis in provincia di Agrigento che spera di dare un contributo significativo alle sfide dei prossimi anni a cominciare da quella riguardante l'autosufficienza dei prodotti ematici in Sicilia «che non ha ancora raggiunto - come sottolineato ieri a Sciaccamare - il livello di garanzia per la copertura dei bisogni e di eventuali situazioni di crisi».

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