AGRIGENTO. Arresto convalidato e applicazione della misura cautelare dei domiciliari. Senza il braccialetto elettronico, però, perché secondo il giudice "non è necessario". Queste le decisioni del gip Stefano Zammuto che ha emesso l'ordinanza sul caso del diciottenne Gerlando Alaimo, arrestato martedì dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane (difeso dall'avvocato Daniele Re) era stato sorpreso dagli agenti della squadra mobile davanti alla scuola Ipia Fermi di contrada Calcarelle che frequenta come studente. In tasca aveva sette grammi di hashish e, quando i poliziotti hanno cercato di bloccarlo, si è giustificato dicendo di essersi impaurito perché erano in borghese e non aveva capito che fossero uomini della forze dell'ordine. Alaimo ha invece giustificato il possesso della droga dicendo che non era destinata allo spaccio ma solo al consumo personale. Il gip, qualche ora dopo l'interrogatorio di convalida, ha emesso il provvedimento che accoglie interamente le richieste del pubblico ministero Matteo Delpini. La difesa, invece, aveva chiesto la scarcerazione o l'applicazione di una misura cautelare più blanda. Ge. Ca.
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