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Porto Empedocle, farmacisti e medici nei guai

Sette le misure cautelari firmate dal gip. Agli arresti domiciliari il titolare di una farmacia e due parafarmacie. L’inchiesta è partita da un esposto. Per l’accusa venivano rivendute sottobanco medicine dalle quali erano state staccate le fustelle per ottenere i rimborsi

PORTO EMPEDOCLE. Secondo l’accusa, staccavano le fustelle dai farmaci per ottenere il rimborso dal Servizio sanitario nazionale e poi rivendevano sottobanco le stesse medicine. La presunta associazione a delinquere avrebbe avuto al vertice un farmacista che - secondo l'accusa - si avvaleva della collaborazione di medici compiacenti che gli fornivano le ricette all'insaputa dei loro assistiti.
Agli arresti domiciliari, con l'applicazione del braccialetto elettronico, è finito Mario Terrana, 60 anni, titolare di una farmacia a Porto Empedocle e di due parafarmacie che avrebbe utilizzato per vendere abusivamente farmaci privi delle cosiddette fustelle, le targhette identificative obbligatorie per legge. In tutto sono dodici gli indagati e sette le misure cautelari firmate dal gip di Agrigento Alessandra Vella. L'inchiesta, coordinata dal procuratore Renato Di Natale, era stata avviata dal sostituto Andrea Bianchi (trasferito da alcuni mesi) ed è stata portata avanti dal pm Carlo Cinque. L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI.

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