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Truffa e e ricettazione ad Agrigento, misure cautelari per 7 persone

AGRIGENTO. I carabinieri del Nas di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari, emessa dal Gip di Agrigento nei confronti di sette persone: una è stata posta ai domiciliari, per tutti gli altri e' stato applicato il divieto di dimora. Ai sette indagati viene contestata l'associazione per delinquere, truffa, ricettazione, appropriazione indebita, abusivo esercizio della professione.
L'indagine è stata condotta dai militari, con il coordinamento prima del sostituto procuratore Andrea Bianchi e poi di Carlo Cinque.


L'indagine del Nas ha portato alla luce, secondo quanto scrive il gip nell'ordinanza, un gruppo di imprese operanti nel settore farmaceutico e parafarmaceutico, dedito alla "programmatica e strutturata commissione di truffe ai danni dello Stato, in particolare del servizio sanitario nazionale". La volontà della presunta organizzazione sarebbe stata quella di "incrementare il numero di farmaci per i quali ottenere il rimborso del servizio sanitario nazionale e ciò mediante la vendita - non autorizzata - di farmaci nei locali delle parafarmacie; mediante l'uso di ricette di comodo, ossia false certificazioni provenienti da medici convenzionati e pienamente consapevoli - prosegue il gip - della falsità e della destinazione a rimborso non dovuto; e mediante ricettazione di farmaci, provenienti dall'appropriazione indebita, da cui trarre le fustelle da apporre alle false ricette oggetto di richiesta di rimborso".


A capo della presunta organizzazione, secondo l'accusa, vi sarebbe stato il farmacista Mario Terrana che è stato posto agli arresti domiciliari. L'indagine avrebbe preso le mosse dopo la denuncia di altri farmacisti.

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