
AGRIGENTO. Nessuno sciopero, almeno per il momento, per gli operatori ecologici del comune di Agrigento, che devono ricevere lo stipendio di febbraio, per il quale, a rigor di norma, c’era tempo fino al 15 marzo scorso per il pagamento. Dopo lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi dal’Ugl, ieri mattina, i responsbaili del comparto di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non sospendere, al momento, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nelle more di incontrare, questo pomeriggio, il sindaco con cui definire meglio i termini della questione. «Andando oltre a quellr che sono le questioni legate all’aspetto economico - spiega il segretario della Cgil FP Alfonso Buscemi - vogliamo evidenziare che la Tares del 2013 prevedeva un incasso di 14,5 milioni di euro, a fronte del quale ne sono stati incassati soltanto 9,5 milioni: la differenza è stata coperta dalla fiscalità generale. Inoltre per il 2014 manca il piano finanziario ed il piano tariffario, comprendiamo che ci sono delle scadenze precise e dei tempi tecnici che rallentano tali scelte, ma se non si procede con celerità in considerazione del fatto che queste risorse entreranno nelle casse dell'ente a fine 2014, il Comune sarà, da qui a qualche mese, senza disponibilità per impegnare mensilmente le risorse per il pagamento al raggruppamento di imprese, il cui costo, lo ricordiamo, è di 700 mila euro e altri 280 mila necessitano per la discarica oltre le somme occorrenti per il pagamento di qualche azienda minore che si occupa di ingombranti e altro». In questo quadro va tenuto conto che a differenza del 2013 dove i 5 milioni non incamerati per mancato versamento di parte dei contribuenti sono stati compensati con altre entrate tributarie, quest'anno difficilmente l'operazione si potrà ripetere.
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