
LAMPEDUSA. Sono giunti in nottata a Lampedusa i 76 migranti, tra i quali 12 donne e un bambino, soccorsi ieri nel Canale di Sicilia dalla nave Cassiopea e poi trasferiti su una motovedetta della Capitaneria di porto. I profughi sono stati accolti sul molo commerciale dai militari impiegati a Lampedusa nell'ambito dell'operazione Strade sicure. I militari dell'Esercito garantiscono sull'isola la sorveglianza del centro di soccorso e prima accoglienza e di controllo di alcune aree adibite a deposito di imbarcazioni sotto sequestro. Tra di loro anche due mediatori culturali che oltre a supportare i migranti presenti nel Centro, svolgono l'importante attività di accoglienza soprattutto nei confronti di donne e bambini che ascoltando la loro stessa lingua, proveniente da un uomo e donna in uniforme, si sentono particolarmente rassicurati. A Lampedusa sono presenti circa 70 i militari dell'esercito e 30 dell'aeronautica che operano alle dipendenze del Col. Marco Buscemi, comandante del settore Sicilia Occidentale dell'operazione Strade Sicure.
ALTRI 275 MIGRANTI GIUNTI A LAMPEDUSA. Sono arrivati, altri 275 extracomunitari stamattina a Lampedusa. I migranti erano stati soccorsi dalla nave San Marco, nel Canale di Sicilia. Sono adesso complessivamente 680 le persone nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola. Stanotte, dopo essere stati soccorsi dalla nave Cassiopea della Marina, erano giunti sull'isola altri 76 migranti. l barcone con 275 migranti a bordo è stato localizzato a circa 110 miglia a sud di Lampedusa durante un'attività di pattugliamento aereo da parte degli elicotteri della Marina militare, con il supporto delle motovedetta CP 403 della Capitaneria di Porto. Scattati i soccorsi, i marinai dell'unità si sono trovati davanti a un barcone ormai impossibilitato alla navigazione a causa del sovraffollamento e totale assenza di dotazioni di sicurezza: tra le 257 persone a bordo, 39 donne di cui 2 incinte, e 15 bambini, anche di pochi anni, provenienti per lo più da Eritrea, Siria, Etiopia e Tunisia. L'operazione, resa complessa dall'oscurità, si è conclusa positivamente alle 22:23 utilizzando due gommoni veloci e un mezzo da sbarco, solitamente in uso alla Brigata Marina San Marco. Tutti i migranti hanno ricevuto una pronta assistenza sanitaria dal personale medico di bordo, supportato dai medici della Fondazione Rava, e anche se molto provati sono in buone condizioni di salute. Sono stati rifocillati e accuditi dai membri dell'equipaggio fra i quali è scattata da subito una gara di solidarietà.
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