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«Senza stipendio da oltre due mesi», protestano gli addetti alle pulizie del Comune di Canicattì

Castronovo della Filcams-Cgil: «La coop non ha disponibilità finanziarie perché il Municipio non ha pagato»

CANICATTI'. Gli uffici del Comune potrebbero nei prossimi giorni rimanere nella sporcizia a causa dello stato di agitazione proclamato dal personale addetto alla loro pulizia. I lavoratori, una quindicina, hanno da ieri annunciato l'avvio della protesta per portare all'attenzione la loro difficile condizione lavorativa gravata da continui ritardi nell'elargizione da parte della Cooperativa per la quale prestano sevizio degli spettanti emolumenti. I dipendenti sono impiegati della Blue Coop, una cooperativa che si è aggiudicata lo scorso 29 aprile l'appalto per l'espletamento di tale servizio. Il motivo della protesta, sostenuta dalla Filcams - CGIL, è da ricercare nel mancato pagamento delle mensilità di luglio ed agosto e della quattordicesima. «I lavoratori occupati nel servizio di pulizia degli uffici del Comune, per ottenere il regolare pagamento dello stipendio, ancora una volta sono costretti ad adire a forme di lotta sindacale - ha dichiarato Franco Castronovo della Filcams - Cgil -. Si tratta di lavoratori quasi tutti monoreddito e con contratti di lavoro part-time per i quali si può immaginare l'incidenza negativa in termini di condizioni di vita». I ritardi nel pagamento degli emolumenti sarebbero da ricercare nella difficoltà economica in cui versa la Blue Coop che non sarebbe più nelle condizioni di mantenere fede ai contratti di lavoro stipulati con i propri dipendenti. «Abbiamo contattato i vertici della cooperativa - ha continuato Castronovo - e ci hanno spiegato che l'azienda non ha disponibilità finanziarie perchè il comune di Canicattì dall'inizio dell'appalto non ha pagato nemmeno una fattura per i sevizi prestati. Fino ad ora la Blue Coop ha anticipato le somme riuscendo a pagare gli stipendi esponendosi anche con le banche che adesso hanno però chiuso i rubinetti». Nonostante queste difficoltà i quindici lavoratori hanno continuato a prestare regolarmente servizio entrando però in stato di agitazione. «Non abbiamo provveduto a pagare le fatture alla cooperativa - ha detto il sindaco Vincenzo Corbo - perchè non abbiamo ancora ricevuto la documentazione mancante, per la quale abbiamo fatto richiesta dallo scorso luglio».

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