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Parco «Giufà» da pulire a Favara, stavolta si sbracciano i politici

Hanno aderito il deputato Bosco, il presidente del consiglio Pitruzzella e tanti consiglieri

FAVARA. Alla fine della scorsa estate era stato il sindaco Rosario Manganella ad armarsi di scope e palette e pulire provocatoriamente il viale del cimitero di Piana Traversa sostituendosi ai dipendenti ritenuti, a torto o a ragione, degli scansafatiche. Ieri mattina, su invito di un ex assessore della giunta Airò, Giovanni Mossuto, appello rilanciato dal giovane deputato del Pd Tonino Moscatt, numerosi volontari si sono dati appuntamento al parco urbano "Giufà e i Paladini di Francia", realizzato sul declivio di via Che Guevara, eliminando le erbe infestanti che, con l'aumento della temperatura, costituiscono un boccone prelibato per i piromani. Fra i tanti che hanno aderito, il parlamentare nazionale Nino Bosco, il presidente del consiglio Leonardo Pitruzzella, il portavoce del Pdl Michele Montalbano, consiglieri comunali, componenti di varie associazioni e comitati, comuni cittadini. Qualcuno ha anche dato una sforbiciata a qualche cipresso, avviluppato dalle erbe, sfoltendolo dalle fronde.
È stato un segnale lanciato, anche in questo caso provocatoriamente, all'amministrazione comunale che, dopo l'inaugurazione del parco, avvenuta esattamente un anno fa con l'intervento della "fumettista" favarese di Walt Disney, Daniela Vetro, che ne aveva disegnato le figure realizzate con un particolare metallo, lo ha praticamente lasciato nell'abbandono.
"Putroppo abbiamo notato anche segni di vandalismo - dice il presidente del comitato "Beni comuni", Massimo Centineo, armato di tagliaerba - che denotano insensibilità e disinteresse nei confronti del bene collettivo. Occorre che il Comune, oltre a ripulire periodicamente il parco, adotti sistemi di vigilanza in grado di scoraggiare i malintenzionati".
Oggi, un po' tutti gli spazi verdi della città sono in uno stato di preoccupante abbandono e degrado. "La situazione - commenta il presidente del consiglio Pitruzzella - è stata oggetto di una mia interrogazione presentata recentemente al sindaco Manganella. Le ville e i giardini devono essere una risorsa e non un peso per l'amministrazione comunale. Curarle, oltre che un obbligo istituzionale, è un dovere morale perché lasciandole incolte potrebbero prestare il fianco agli incendi".

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