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Agrigento, raddoppio della 640: l’Ance chiede l'intervento di Alfano

Cantieri bloccati da un anno. Oggi protesta dei costruttori edili siciliani davanti la sede dell'Anas di Palermo

AGRIGENTO. Lavori sostanzialmente fermi da un anno, a parte qualche intervento a Serra Cazzola, per il resto, viadotti interrotti, deviazioni, degrado e una grande preoccupazione per il futuro occupazionale delle maestranze. Oggi, la sezione siciliana dell’associazione nazionale costruttori edili, protesterà davanti la sede dell’Anas di Palermo contro il blocco dei lavori della raddoppio della strada 640 Agrigento- Caltanissetta affidati all’impresa «Empedocle». L’Ance Sicilia, ha inoltre anticipato che chiederà l’intervento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano e la presentazione di un esposto che faccia luce sul fermo dei lavori. «Si tratta di lavori inspiegabilmente fermi da un anno - scrive l’Ance - con opere già realizzate esposte all’incuria e al degrado, ritardi nei pagamenti dovuti dal General contractor per gli stati di avanzamento che si tenta di definire con proposte transattive, violazioni dei termini contrattuali. L’Ance Sicilia – prosegue il comunicato – rileva che l’Anas, deputata al controllo sul general contractor, pur essendo stata più volte sollecitata con documenti ufficiali, non interviene sulla questione generale della gestione dell’appalto, anzi fornisce risposte evasive, fuorvianti e strumentali. In assenza di risposte che forniscano chiarimenti l’Ance Sicilia documenterà tutti questi fatti inquietanti in un esposto che sarà presentato alle competenti procure della Repubblica, anche allo scopo di prevenire eventuali procedure concorsuali che avrebbero effetti devastanti sul completamento dell’infrastruttura».

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