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Akragas, acuti di Bonaffini e Arena: il Gemini non rovina la festa per la D

I capelli dei giocatori hanno i colori sociali, la testa è tutta sul campo: la vittoria non sfugge. Ma c’è un brivido

AGRIGENTO. L'Akragas non fallisce l'appuntamento con l'ultima gara casalinga della stagione. La giornata di festa per la vittoria del campionato, conquistata il 17 marzo a Monreale, è iniziata un'ora prima della sfida col San Giovanni Gemini ed è ripresa la sera davanti all'ingresso dell'Esseneto. Musica, dj, spumante e un quartiere a festa con tanto di sciarpe, striscioni e bandierine dappertutto. I giocatori in campo, nonostante molti avessero i capelli tinti di bianco e di azzurro, non hanno perso la concentrazione e hanno disputato una partita di grande intensità contro una formazione che è sembrata paga del terzo posto. La prima occasione della gara è per gli ospiti: Montalbano, dopo tre minuti, sfugge via a Parisi e impegna Russo con un bel tiro a rientrare. Replica l'Akragas un minuto dopo con una conclusione dai venti metri di Pellegrino potente ma centrale: Barone respinge con i pugni.
La partita è equilibrata, i padroni di casa provano a tenere in mano le redini del gioco e il San Giovanni è abile a ripartire. Al 29' l'Akragas trova la rete del vantaggio. Criniti trova il varco giusto sulla corsia laterale, fa partire il cross basso per Bonaffini che taglia al centro dell'area e realizza la rete del raddoppio. Incassato l'1-0 il Gemini scricchiola un po'. Al 40' e al 41' Arena mette lo zampino su due occasioni pericolose. Prima prova il tiro dalla distanza, poi il lancio al centro dell'area dove però non trova nessun compagno smarcato. Si va nell'intervallo.
Chico prova a cambiare qualcosa e mette dentro Barone e Corsale al posto di Di Donato e Montalbano. Dopo due minuti è invece l'Akragas a sfiorare il 2-0 con Bonaffini e Arena che in pochi secondi falliscono la facile conclusione in porta. Subito dopo prova a venire fuori la squadra di Riccardo Chico con Sciacca che impegna Russo con un preciso tiro a rientrare. Nella fase centrale della ripresa l'Akragas cala il ritmo e concede spazi e tiri agli avversari. Corsale e Lo Bianco, fra il 14' e il 21', trovano due conclusioni insidiose che non vanno a segno per pochi centimetri di imprecisione. Botta e risposta fra il 36' e il 37': prima Arena sfiora il 2-0 con un tiro a fil di palo, poi Marino anziché scaricare in porta un tiro facile sbaglia malamente e la palla finisce all'altezza del fallo laterale dove l'Akragas può ripartire. Al 38' l'episodio che decide la gara: il portiere del Gemini, Barone, non riesce a controllare un pallone facile e lo regala ad Arena che non si fa pregare e mette in rete. L'erroraccio che regala il 2-0 all'Akragas di fatto chiude la partita ma l'altro portiere avversario la riapre negli ultimi secondi con una clamorosa papera a tempo scaduto.
Al 46' Marino batte un calcio d'angolo all'indirizzo del primo palo: Russo prima dà la sensazione di bloccare, poi appoggia il pallone nella sua rete. La paura di farsi scappare la sconfitta, comunque, dura poco: l'arbitro dopo due minuti fischia la fine. Grande festa sul terreno di gioco: la società apre i cancelli e abbraccia i propri sostenitori. La prossima gara ufficiale dell'Akragas all'Esseneto sarà in serie D. Pace fatta anche fra il presidente Silvio Alessi e il sindaco Marco Zambuto che rassicura la dirigenza: «Manterremo gli impegni e predisporremo tutti i lavori necessari, lo stadio sarà all'altezza della categoria».
 

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