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Sciacca, il Comune incentiva l’adozione dei cani: per ogni animale pronti 250 euro

La giunta ha adottato la delibera riguardante il progetto che mira a ridurre le spese sostenute per i canili

SCIACCA. Il Comune è pronto a pagare 250 euro per favorire l'adozione di ognuno dei 260 cani ospitati nei tre canili con i quali l'ente è convenzionato. Chi si farà avanti oltre alla somma di denaro, una tantum, riceverà anche collare, guinzaglio e scodella per l'animale. L'amministrazione comunale ha fatto i conti e il progetto "Il mio amico fido", approvato dalla giunta, è conveniente per l'ente che, attualmente, spende 1.627 euro all'anno per il mantenimento di ogni cane ricoverato. Spendendone solo 250 otterrebbe un risparmio di 1.377 euro e, gradualmente, abbatterebbe i costi in maniera considerevole. Gli animalisti approvano. "È in questa direzione - dice Giusy La Bella - che si deve procedere. Non si può pensare soltanto al momento repressivo, alla cattura del cane randagio, ma bisogna anche garantire condizioni di vita migliori per gli animali e quest'iniziativa si muove nella direzione giusta". Intanto, nei prossimi giorni verrà organizzata un'iniziativa per presentare il nuovo servizio di accalappiacani che l'ente svolgerà con mezzo e personale propri. Dopo due gare d'appalto andate deserte, infatti, il Comune è riuscito ad acquistare, attraverso una trattativa privata, un mezzo aeroventilato. La spesa complessiva è stata di circa 14 mila euro. Nel 2012 il Comune ha speso 370 mila euro per la custodia e il mantenimento dei cani randagi con un risparmio di 50 mila euro rispetto all'anno precedente. La situazione, in città, rimane, però, critica perché sono in numero sempre elevato i randagi che stazionano nelle zone periferiche e si registrano anche incidenti stradali. E' risultata efficace l'azione di sterilizzazione che è stata svolta con la successiva remissione in libertà dei randagi. Ma adesso l'obiettivo è anche quello di ridurre la spesa e l'ente vuole gestire sia il servizio di accalappiacani che il mantenimento dei randagi durante un breve periodo che trascorreranno nei locali del mattatoio dove sono stati allestiti dei box. Complessivamente, è previsto che vengano trattenuti per due settimane. Nella prima, successiva alla cattura, si effettua la sterilizzazione e la microcippatura. Al termine della seconda se non aggressivi vengono rimessi in libertà. Nei tre canili con i quali è convenzionato il Comune rimarranno soltanto gli animali che da anni si trovano nelle strutture e quelli che non possono essere rimessi in libertà perché aggressivi. Per quanto riguarda l'aggressività è il veterinario di ogni canile chiamato ad escluderla, nella scheda comportamentale. Quest'adempimento è necessario prima di rimettere in libertà il cane.  

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