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Ato Gesa, firmati i contratti di servizio Quindici i Comuni che hanno aderito

Oggi raccolta ferma a Siculiana, Ioppolo, Santa Elisabetta e Lampedusa i cui sindaci non hanno ancora deciso

AGRIGENTO. Sono stati firmati ieri mattina, i cosiddetti contratti di servizio, le scritture private che fissano le nuove modalità alle quali si rapporteranno le imprese, la Gesa e i Comuni dell’Ato Ag2, anche in considerazione dell’acclarata difficoltà a costituire le Srr. Ieri pomeriggio, alla firma della scrittura privata, mancavano all’appello tre delle amministrazioni che avevano anticipato la disponibilità a firmare e cioè Siculiana, Ioppolo e Santa Elisabetta, mentre la posizione di Lampedusa era quella di un diniego già annunciato. In questi 4 comuni, come ha ribadito l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi, oggi il servizio di raccolta non verrà effettuato. E dalle Pelagie, dove le imprese hanno deciso di sospendere il servizio ormai da 4 giorni, arriva una nota del Pd locale che chiede al prefetto di intervenire per ripristinare urgentemente il sevizio di raccolta. Con i nuovi contratti, i Comuni riconoscono di essere sussidiariamente responsabili per tutte le obbligazioni assunte da Gesa in virtù della proroga tra le Imprese e la Gesa per i servizi resi a partire dal primo gennaio di quest’anno. Il Comune si assume l’obbligo di intervenire sussidiariamente al pagamento del servizio prestato a partire da 15 giorni dalla presentazione delle fatture emesse dalle ditte. L’intervento del Comune verrà esercitato mediante il saldo integrale della fattura direttamente emessa dalle imprese e presentate a Gesa per il servizio espletato. In questo modo, le imprese cercano di avere una sicurezza in più rispetto all’avere riconosciuto il diritto ai pagamenti che in questo momento si compongono di notevoli arretrati anche a causa della carenza di liquidità della Gesa che non consente alla stessa di far fronte agli obblighi assunti nei confronti di fornitori e delle ditte che espletano i servizi in favore della stessa. La scrittura privata inoltre, prevede che nell’ipotesi di inadempienza del comune che omette di subentrare in via sussidiaria a Gesa nnei pagamenti alle imprese, queste potranno sospendere il servizio limitatamente al territorio del Comune inadempiente e senza alcuna responsabilità delle imprese stesse che potranno agire anche in via giudiziaria anche direttamente nei confronti del Comune esclusivamente per il recupero delle somme che riguardano il pagamento dei servizi prestati dalle ditte in suo favore. In tutto questo, non va dimenticato la drammatica situazione degli operatori ecologici che sono senza stipendio da quattro mesi.

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