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Crimine, proliferano i «ladri di ferro»: a Licata rubano persino le recinzioni

Furti a ripetizione nelle villette, deserte in inverno, con danni ingentissimi per i proprietari

LICATA. La nuova frontiera della microcriminalità si chiama ferro. Visto che spesso è difficile rubare il rame, che è contenuto nei cavi dell’alta tensione e perciò a tagliarli ci si può anche rimettere la vita, i malviventi si sono buttati sul ferro. Il metallo ha un valore molto alto sul mercato nero e ciò spiega perché, ormai da qualche tempo, nelle nostre città non resistono nemmeno i tombini della rete idrica e fognaria. A Licata, nelle ultime settimane, i ladri hanno preso di mira anche le recinzioni delle villette al mare e di campagna. Agiscono di notte e, nelle zone molto isolate, persino in pieno giorno. Portano via i cancelli, le ringhiere, i pali delle recinzioni in ferro, ma finiscono per accanirsi anche contro le porte e le finestre. Il risultato dei raid, che non possono certo produrre grandi guadagni agli autori, lo pagano soprattutto i proprietari delle seconde case. Rifare la recinzione di una villetta costa diverse migliaia di euro e con la crisi attuale solo in pochi possono permetterselo. In tanti scelgono di non rifare la recinzione, rimandando tutto all’estate quando si trasferiranno nelle case al mare. Di recente i ladri hanno scelto soprattutto la zona collinare della città per mettere a segno i loro colpi. Intere ringhiere in ferro, cancelli compresi, sono state portate via a Monserrato, a Montesole, in contrada Giannotta ed in prossimità della spiaggia di Mollarella. Si tratta di zone abitate anche in inverno, ma meno affollate dell’estate, perciò obiettivo tutto sommato facile per i malviventi. E’ sulla scorta di questi continui furti che i proprietari di seconde abitazioni chiedono alle forze dell’ordine di intensificare i controlli nelle zone di campagna e di mare, nel tentativo perlomeno di far diminuire i raid dei ladri. Ma i furti di ferro si susseguono in tutto l’agrigentino. E’ di due giorni fa la notizia del blitz dei ladri in alcune strade della periferia di Canicattì. In una sola notte sono stati portati via numerosi tombini della fognatura ed ora il Comune sta tentando di correre ai ripari, anche se la sostituzione ha costi elevati. Un paio di settimane fa ad Agrigento, come si ricorderà, un giovane motociclista è finito in un tombino, il cui tappo era stato rubato la notte precedente, ed a causa della caduta ha riportato ferite che i medici del pronto soccorso hanno giudicato guaribili in trenta giorni. Gravi i danni alla motocicletta dell’agrigentino.

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