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Rifiuti, si bloccano i Piani di rientro, Zambuto: primi soldi entro 10 giorni

Il direttore generale del Dipartimento regionale per l’emergenza rifiuti, Marco Lupo, ha annunciato il finanziamento per i comuni di Gesa

AGRIGENTO. Compiuto un importante passo avanti, nella complicata vertenza del settore rifiuti, per evitare una nuova emergenza. La notizia è arrivata ieri pomeriggio direttamente dal sindaco di Agrigento Marco Zambuto che ha incontrato a Palermo, il direttore regionale del Dipartimento per l’emergenza rifiuti Marco Lupo che ha rassicurato che entro dieci giorni, sarà erogata la prima trance dei finanziamenti previsti per i Piani di rientro presentati dai 19 comuni di Gesa e che ammontano a 33 milioni di euro complessivi. Non si conosce ancora l’esatto importo che verrà versato dalla Regione nella prima rateizzazzione del finanziamento ma si tratta di una somma che si aggira intorno ai 10 milioni di euro.
«Una notizia importante - ha commentato il sindaco Zambuto - che ci permetterà di lavorare con più serenità e che permetterà ai comuni con più difficoltà eocnomiche, di mettersi in regola con i pagamenti dei debiti pregressi con la Gesa. Con questi soldi si potranno pagare le imprese e i fornitori e dunque gli operatori ecologici giustamente esasperati per i ritardi dei loro stipendi».
E le rassicurazioni arrivate dal Dipartimento regionale rifiuti hanno tranquillizzato anche la Gesa, così come le imprese dopo che il doppio tavolo tecnico di ieri con una riunione al mattino e una al pomeriggio, aveva definito una prima rivisitazione del contratto del Raggruppamento di imprese che hanno avuto una proroga di 9 mesi dopo la scadenza del 31 dicembre scorso.
Le imprese hanno posto come condizioni per non sospendere il servizio già da domani e lasciare senza lavoro oltre 350 persone, il pagamento di 1 milione e 680 mila euro per pagare una mensilità pregressa agli operai e l’impegno da parte dei sindaci del pagamento diretto attraverso la stipula di singole convenzioni che permetteranno alle imprese di essere pagate da ogni singolo comune e non dalla Gesa come avvenuto fino ad oggi. E se per i soldi, l’importo per la tredicesima è stato sostanzialmente raggiunto, diversa è la situazione per la decisione dei sindaci alcuni dei quali non sembrano orientati alla convenzione diretta, cosa questa che li lascerebbe fuori dal servizio del Raggruppamento di imprese. Ma con le nuove notizie arrivate dalla Regione, anche i sindaci più reticenti potrebbero accettare le nuove condizioni dettate dalle imprese a tutela della loro posizione che in questo momento vanta crediti di diversi milioni di euro da parte di Gesa.
Resta da vedere, adesso, alla luce delle ultime notizie arrivate da Palermo, quali saranno le decisioni dei sindacati e dei lavoratori che rimangono in stato di agitazione e preparano lo sciopero di sabato prossimo, concordato dai sindacati di categoria giù da settimane. A questo punto lo sciopero potrebbe essere revocato impedendo la sospensione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti proprio nel primo fine settimana della sagra del mandorlo in fiore. 

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